Indicazioni per
raggiungere Maranola
Maranola
è una frazione di Formia (LT) e dista da essa circa 3 km.
In auto:
Se percorrete l’autostrada del Sole,
dovrete prendere l’uscita “Cassino”e proseguire sulla superstrada in
direzione “Formia”.
Prima di giungere nel centro di Formia, dei cartelli stradali vi
indicheranno la direzione da prendere.
Se provenite da nord, è possibile, uscire a Roma - Sud dall’autostrada del
Sole A1, percorrere il Gran Raccordo Anulare in direzione Napoli –sud e
proseguire per la strada Statale n. 148 Pontina.
Superata la città balneare di Terracina, si potrà procedere o lungo la
Litoranea S.S. 213 Flacca o attraverso la S.S. n.7 Appia che vi condurrà
nell’entroterra facendovi giungere a Itri e successivamente a Formia.
In treno:
Linea Roma-Napoli stazione di Formia.
Si giunge fino alla stazione ferroviaria di Formia.
Dalla stazione sarà possibile raggiungere il paese (circa 15 minuti
considerando il traffico del centro abitato), prendendo un taxi o un autobus
(A.T.P. linea A il cui biglietto si può acquistare presso l’edicola della
stazione).
Un pò di storia di Maranola....
L'origine del borgo è legata alla necessità delle
popolazioni che abitavano sul golfo di Gaeta a spostarsi in nuovi
insediamenti in posizione protetta sulle alture circostanti, a difesa dalle
incursioni saracene. Maranola è citata per la prima volta nel 1029[1] e
ancora nel 1045, quando viene indicata come castrum[2], luogo fortificato
con mura e torri. Nel 1041 è attestata inoltre l'esistenza di una "via
carraria de Maranola".
Una bolla del 1158 di papa Adriano IV ne elencava le chiese dipendenti: San
Martino, San Giovanni, San Angelo sul monte Altino, San Giovanni di Palazzo,
San Nazario e la chiesa di Santa Croce detta "in fiumicello". In una seconda
bolla del 1170 di papa Alessandro III si aggiunsero all'elenco anche le
chiese di Santa Maria in Castagneto e di San Nicola de Militis.
Nel luglio del 1191, Tancredi di Sicilia cedette Maranola a Gaeta.
Sotto i Caetani venne quindi costruita una nuova cinta muraria con tre
torri, il cui unico accesso era il cosiddetto rivellino, abbattuto alla fine
del XIX secolo. Il borgo venne posto sotto assedio nel 1347 da Nicola
Caetani nell'ambito degli scontri condotti per riconquistare Mola,
Castellone e Traetto. Il figlio, Onorato I Caetani (1336-1400), vi fece
erigere un castello che prese da lui il nome di "Castello Onorato". Nell'
aprile del 1400 venne assediata dalle truppe di Ladislao I di Napoli.
Nel XV secolo ebbe lo status di università e dallo statuto si rileva che
comprendeva nel suo territorio i casali di Ponzanello, Mamurrano e Trivio.
Nel 1414 il possedimento fu venduto a Pietro Origlia, conte di Caiazzo, ma
Cristoforo Caetani se ne riappropiò con la forza.
Nel 1428, Castellonorato fu reso indipendente da Maranola, insieme a un
quarto del territorio. Nel 1491 fu in possesso di Caterina Pignatelli e nel
1504 di Prospero Colonna. Nel 1691 infine passò ai Carafa, che la mantennero
fino all'abolizione del feudalesimo nel 1806.
Il 26 maggio del 1928 il comune di Maranola con le sue frazioni di
Castellonorato, Mamurrano, Ponzanello e Trivio, fu aggregato a Formia.
Luoghi di interesse.....
Il borgo conserva l'aspetto medievale con la cinta di
mura accessibile da un unico ingresso. La torre più alta è la "tore Caetani"
fatta erigere da Onorato I.
Del rivellino rimane il cosiddetto "seggio", in posizione panoramica sul
golfo di Gaeta.
La chiesa di Santa Maria ad Martyres conserva all'interno decorazioni
barocche, affreschi e un presepe del XVI secolo; la chiesa di San Luca
Evangelista è decorata con stucchi e affreschi.
Fuori le mura si trovano la chiesa in stile gotico dell'Annunziata, con le
opere di Arcuccio Angelillo e la cappella di Sant'Antonio edificata con i
contributi degli emigrati maranolesi in America.
Sul monte Altino si trova il monumento al Redentore, realizzato nel 1901 e,
in un incavo della roccia poco sotto la vetta, l'Eremo di San Michele
Arcangelo.